L’Agenda Digitale Italiana (ADI) definisce la strategia nazionale a breve e a lungo termine per accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura digitale e promuovere la diffusione sul territorio nazionale dell’uso delle tecnologie, dei servizi e processi digitali. Sinteticamente è costituita quell’insieme di norme che vogliono portare il Paese nel medio-lungo periodo verso le nuove tecnologie e l’innovazione.Realizzata in seguito alla sottoscrizione da parte di tutti gli Stati membri dell’Agenda Digitale Europea, presentata dalla Commissione Europea nel 2010, è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020.Questa agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso.Ogni Stato si è impegnato a recepirla nel proprio ordinamento, introducendo diversi principi tra i quali quello di un “mercato digitale unico” che sia basato su Internet e su software interoperabili, cioè in grado di dialogare fra loro e di utilizzare dati senza problemi di compatibilità.I principali obiettivi sono rivolti allo sviluppo dei programmi di dematerializzazione dei documenti della PA, allo sviluppo e gestione delle tecnologie informatiche di servizio del Comune; all’analisi dei fabbisogni, programmazione e gestione della rete informatica; a mettere a punto un sistema delle telecomunicazioni: telefonia fissa e mobile, trasmissioni dati e nuove tecnologie; al sviluppo progetti wifi, open data, software libero; al supporto al progetto Open Government e Smart city;