Non solo impronte digitali, scansione della retina e riconoscimento facciale, anche il proprio odore potrà essere utilizzato per essere identificati e quindi come potenziale ‘password’. Ricercatori spagnoli stanno sviluppando un sistema in grado di riconoscere e verificare l’identità degli individui attraverso la propria ”impronta odorosa”. Metodo biometrico meno ‘invasivo’ di altri attualmente in uso. Dilaga, quindi, la tecnologia biometrica. Ma di cosa si tratta? La tecnologia biometrica può essere utilizzata a scopi di identificazione e di autenticazione. In generale gli identificatori biometrica possono acquisire informazioni biologiche uniche dalle persone allo scopo di verificarne l’identità, come un numero PIN per un bancomat. Il metodo più comunemente noto di identificazione biometrica è il rilevamento delle impronte digitali, che è utilizzato negli Stati Uniti e in più di 30 altre nazioni. L’identificazione del DNA è un altro metodo, sempre più popolare e diffuso. Altri metodi di identificazione biometrica includono le scansioni della retina e dell’iride, la struttura delle mani, il riconoscimento delle caratteristiche facciali, la forma delle orecchie, l’odore del corpo, l’impronta del cervello, la dinamica della firma, la verifica della voce, e la dinamica dell’utilizzo della tastiera del computer. Tra i sistemi più rapidi ci sono il rilevamento delle impronte digitali e il riconoscimento della struttura delle mani, molto diffuse tra le autorità americane. Inoltre pare che ci sarà una buona diffusione delle tecniche di identificazione facciale negli aeroporti. A portare avanti la ricerca sono studiosi del Politecnico di Madrid in collaborazione con Ilia Sistemas, azienda tech. Il loro studio svela che il corpo di ogni persona ha delle variazioni di odore – che dipendono ad esempio da dieta, sudorazione, stato di salute – che possono essere tradotte in modelli costanti e riconoscibili. Ogni individuo ha quindi il proprio odore caratteristico, una vera e propria ”firma” personale quasi al pari di un’impronta digitale, che potrebbe rappresentare il futuro metodo di identificazione.