Dopo 30 anni dalla nascita del Personal Computer molto è cambiato. Nel 2017 i dispositivi informatici comunemente usati dagli utenti, sono ormai divenuti indispensabili nella vita lavorativa e compagni inseparabili per lo svago di molte persone. Ma come cambierà il mondo tra esattamente altri 30-40 anni? Come la tecnologia – e, più specificamente, la robotica – influenzerà la nostra vita? Verosimilmente, la popolazione mondiale sarà formata da miliardi di persone e da miliardi di automi, i quali eseguiranno quasi tutti i lavori più faticosi e di routine. Le persone lavoreranno per migliorare i software dei robot e il settore dell’IT comprenderà aziende che svilupperanno programmi per automi allo stesso modo in cui oggi sviluppano app per utenti da scaricare e installare. Questo è facile immaginarlo, posto che, già oggi, la tecnologia sta contribuendo a ridisegnare le attività produttive in ogni ambito e a tutti i livelli: i nuovi lavoratori elettronici infatti non si occupano solo dei lavori più ripetitivi e di basso profilo, ma sono sempre più spesso impiegati anche in quelle che vengono definite professioni della conoscenza. Insomma, sembrerebbe che il confine tra robot e umani sia destinato a farsi sempre più confuso e la presenza degli umanoidi sarà pervicace anche nel settore medico: per i trapianti si useranno organi controllati elettronicamente e il posizionamento di protesi diverrà una procedura chirurgica di routine. Dei robot microscopici viaggeranno in profondità nel nostro corpo per somministrare medicinali alle cellule malate o applicare trattamenti di microchirurgia. Degli speciali sensori installati monitoreranno la salute delle persone e trasmetteranno i loro rilevamenti ad un archivio Cloud a cui avrà accesso diretto il medico di base. Tutto questo potrebbe portare a un considerevole aumento delle aspettative di vita. Quanto poi alla vita di tutti i giorni, è già presente la realtà delle smart home, nelle quali saranno completamente automatizzati la maggior parte dei comfort. Il software che gestirà la casa si occuperà dell’energia, dell’acqua, del cibo, del consumo e del rifornimento di provviste. L’unica preoccupazione dei residenti sarà assicurarsi che i loro conti correnti contengano denaro a sufficienza per pagare le bollette. Insomma, i robot nel futuro saranno presenti in ogni momento della vita. Il lavoro da fare è ancora tanto prima che convivere con un robot diventi normalità. Quarant’anni fa era inimmaginabile che tutti avremmo avuto oggi almeno un PC in casa. Lo stesso avverrà con i robot. Nei laboratori si continuano a fare test e ricerche, come per esempio accade in Italia con iCub, all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, o in Giappone con Asimo, robot umanoide della Honda Robotics. Tutto quello che negli ultimi decenni è stato appreso su robot come questi comincia adesso a trovare applicazione concreta. E voi cosa pensate che accadrà?