Gli aerei a batteria non arriveranno tanto presto.

C’è chi sostiene che non voleranno mai, a causa dei problemi di peso delle batterie, e chi, come Elon Musk, crede che superata la soglia dei 400 Wh/kg si potrà iniziare a pensare che quello che sta accadendo già su auto e veicoli commerciali (e, per gradi, sulle imbarcazioni)succederà anche in cielo. Sia come sia, per adesso Airbus ha stupito il mondo con  interessantissimi concept di aerei a zero emissioni, che però invece di sfruttare le batterie si basano sull’impiego dell’idrogeno, di recente al centro anch’esso di una nuova strategia europea. “Fino a cinque anni fa, la propulsione a idrogeno non era nemmeno sul nostro radar come un percorso tecnologico praticabile per la riduzione delle emissioni”, spiega Glenn Llewellyn, Vicepresidente di Airbus, Zero-Emission Aircraft. “Ma i dati convincenti di altre industrie di trasporto hanno cambiato rapidamente tutto questo. Oggi, siamo entusiasti dell’incredibile potenziale che l’idrogeno offre all’aviazione in termini di riduzione delle emissioni”.Secondo calcoli interni, Airbus stima che l’idrogeno abbia il potenziale per ridurre le emissioni di CO2 del trasporto aereo fino al 50%.Questo è un momento storico per il settore dell’aviazione commerciale nel suo complesso e intendiamo svolgere un ruolo di primo piano nella transizione più importante che questo settore abbia mai visto. I concetti che sveliamo oggi offrono al mondo un assaggio della nostra ambizione di guidare una visione audace per il futuro del volo a emissioni zero “, ha affermato Guillaume Faury, CEO di Airbus. “Credo fermamente che l’uso dell’idrogeno – sia nei combustibili sintetici che come fonte di energia primaria per gli aerei commerciali – abbia il potenziale per ridurre significativamente l’impatto del clima dell’aviazione”.