Quante volte, bloccati nel traffico dell’ora di punta, avete sognato di poter mettere le ali alla vostra auto e liberarvi in pochi istanti dall’ingorgo? Una soluzione che ci è sempre sembrata – appunto – un sogno, ma che, nel giro di un decennio, potrebbe diventare realtà. O, almeno, è quello che si è presentato questo mese al Salone di Ginevra con il rivoluzionario prototipo Pop.Up realizzato in collaborazione da Italdesign e Airbus. Le due aziende hanno unito le forze e hanno dato vita a un concept modulare che è in grado di muoversi in strada così come di spiccare il volo, pensando a come potremmo muoverci in città tra una decina d’anni. Oltre alla capacità di poter affrontare il trasporto stradale e quello aereo, la Pop.Up Concept, mezzo che si muove sempre a emissioni zero ed in piena autonomia grazie a sistemi di guida autonoma, è estremamente versatile, dato che riesce anche ad integrarsi alle infrastrutture di trasporto pubblico come treni o Hyperloop. Per gestire il mezzo c’è una semplice app con cui poter richiamare la parte del modulo necessaria al tipo di trasporto da utilizzare al momento. L’avveniristico veicolo Pop.Up è composto da una capsula realizzata con monoscocca in fibra di carbonio, per un peso di 200 chilogrammi, che offre al suo interno due posti. La capsula-cabina misura 2,6 metri in lunghezza, 1,5 metri in larghezza e 1,4 metri in altezza. Per muoversi sulle strade, la capsula sfrutta una piattaforma in carbonio, che ha una lunghezza di 3,11 metri e un peso di 200 kg, spinta dai 60 kW dei due motori elettrici montati sull’asse posteriore. La Pop.Up in versione terrestre tocca i 100 km/h ed ha un’autonomia di 130 chilometri, mentre per ricaricarla basta un quarto d’ora. Quando il traffico in strada è elevato e bisogna alzarsi in volo, si sfrutta il modulo aereo che ha una struttura che ricorda quella dei droni. Dotato di 4+4 motori controrotanti che consentono di decollare verticalmente, offrendo 136 kW di potenza complessiva, il modulo pesa 600 kg ed è in grado di raggiungere i 100 km/h di velocità massima, garantendo intorno ai 100 chilometri d’autonomia senza carico. Ed è proprio questo uno degli aspetti più interessanti del sistema, ovvero che la trasformazione da veicolo di terra ad aeromobile può avvenire ovunque, senza la necessità di aree dedicate o infrastrutture: se la tangenziale è bloccata, il drone può andare a prelevare la capsula con i passeggeri per portarli rapidamente a destinazione mentre il modulo su ruote si recherà da solo alla propria stazione di parcheggio in attesa del prossimo cliente. Non a caso, infatti, il sistema Pop.Up è stato progettato per risolvere i problemi di traffico delle megalopoli che contano oltre 10 milioni di abitanti. La domanda più ovvia da porsi, però, è questa: un sistema di trasporto di questo tipo è davvero possibile? Sì, almeno secondo Mathias Thomsen, General Manager Urban Air Mobility di Airbus, che considera Pop.up, dal punto di vista tecnologico, molto vicino a qualcosa che potrebbe essere già messo in produzione: la collaborazione con Italdesign, infatti, assicura che sensori, tecnologie, design aeromeccanico e sistemi di propulsione siano già oggi disponibili nella realtà. Ciò che ancora manca, invece, è l’infrastruttura, che per poter ospitare un sistema di trasporto di questo tipo ha bisogno di sistemi di controllo del traffico e normative ancora tutti da pensare.