La fiducia è un elemento dell’interazione sociale, capace di innescare una sensazione tale per cui è come se tra la nostra idea di questa persona e la persona stessa esistesse sin da principio una relazione, una sicurezza nell’affidare il proprio Io a questa entità. Ma che dire degli oggetti artificiali? Possiamo parlare di fiducia? Il punto di partenza è che la fiducia è un elemento fondamentale nell’interazione uomo-computer: la maggior parte di noi non sa come funziona un portatile, eppure continuiamo ad accenderlo ogni giorno senza alcun timore di esplosioni. Ma come possiamo essere certi della loro reale affidabilità? La fiducia sia un obiettivo fondamentale nella costruzione della tecnologia, l’unico che può consentire di utilizzare le macchine in modo responsabile. Ma quale è l’azienda tecnologica che in generale genera più fiducia verso gli utenti? Al primo posto troviamo Microsoft, azienda che ha vinto grazie a diversi elementi e soprattutto grazie alla presenza di prodotti essenziali per il mondo dell’informatica come Windows e il classico pacchetto office. Tra i protagonisti del Mondo Android troviamo Samsung al terzo posto, la quale non è riuscita a scalzare il colosso di Redmond per la sua presenza recente sul mercato, con prodotti importanti ma non essenziali come il sistema operativo Windows. Apple si piazza al secondo posto, evidenziando una volta di più la potenza della mela morsicata, sia in ambito mobile che in ambito PC. Infatti, secondo un recente sondaggio realizzato da SIMONonlyContracts.co.uk gli utenti di iPhone ammettono la loro dipendenza dai prodotti Apple, e promettono “cieca fiducia” nei suoi confronti, senza nemmeno considerare altre soluzioni del mercato quando aggiornano i propri dispositivi mobile e, nello specifico, il proprio smartphone.