imageUn accordo prestigioso quello raggiungo tra l’IIT (Istituto italiano di tecnologia) e la startup americana Moog, impegnata nella progettazione di componenti per il controllo di precisione dei robot. Dalla collaborazione è nato HyQ2Max, un piccolo robot quadrupede alto circa un metro e dal peso di 80 kg che opererà per la Protezione Civile in contesti quali i disastri naturali, incendi, alluvioni. Si orienterà nell’ambiente interessato grazie a speciali attuatori e a un innovativo sistema di sensori, modulando il proprio passo rispetto al tipo di terreno. Trasportando merci delicate e ispezionando l’ambiente in caso di allerta su possibili contaminzioni da sostanze radioattive, questo robot si conferma un vero e proprio fiore all’occhiello della tecnologia made in Italy, per la cui realizzione l’IIT ha raggiunto un accordo di tre anni con Moog, start up già quotata in borsa (2,5 miliardi di dollari di fatturato) e accreditata partner di realtà aeronautiche con le sue soluzioni meccaniche per il controllo di precisione. Le soluzioni ingegneristiche applicate sul prototipo quadrupe si ispirano direttamente alla conformazione anatomica della tipologia animale presente in natura (cavalli, cani, stambecchi). L’intesa prevede la costruzione di un nuovo laboratorio condiviso per la ricerca robotica, anche per consentire al prototipo HyQ2Max di essere in grado di operare in diversi contesti sfruttando un ampio range di complessi e innovativi sistemi di controllo dei movimenti. L’IIT ha inoltre stretto un accordo triennale con Moog – una società americana – per la cooperazione in un nuovo laboratorio di robotica atto allo sviluppo di HyQ2Max, al fine di renderlo in grado di affrontare ancora maggiori situaioni grazio all’incremento delle sue abilità motorie. Grazie a lei l’IIT raggiunge la quota di sei laboratori condivisi nel campo della microsipa ottica, della riabilitazione protesica, dei nuovi materiali. Moog è specializzata nella progettazione, produzione e integrazione di componenti per il controllo di precisione in areonautica, veicoli spaziali e macchinari automatizzati; materiale in uso di Formula 1 e dlla gran parte degli aerei civili. E se questi sono i presupposti, possiamo stare tranquilli: c’è HyQ2Max!