imageCome vi abbiamo dimostrato nell’articolo precedente, le intelligenze artificiali occupano un posto speciale non solo nell’immaginario collettivo contemporaneo, ma nella concretezza del futuro, e sono sempre più numerosi gli esemplari di robot dalle sembianze umane ad invadere il mercato. Pochi mesi fa’, in un negozio di elettronica parigino, faceva il suo debutto NAO nella veste di primo robot ‘venditore‘ d’Europa: una macchina umanoide alta 58 centimetri capace di riconoscere volti, interagire vocalmente, percepire il contatto fisico, che ha ricoperto il compito di descrivere al pubblico le caratteristiche tecniche di Philips Hue, il nuovo sistema di illuminazione intelligente che abbina tecnologia LED e connessione wireless. Ma chi è veramente NAO? Pensato e realizzato dall’azienda Adelbaran Robotics, società francese con sede a Parigi, è stato per la prima volta presentato nel 2006 ma solo nel 2012 è stato immesso nel mercato, ricoprendo principalmente la funzione di ‘insegnante‘ che, in modo molto particolare, insegna ai ragazzi la programmazione in modo divertente. NAO è infatti pensato non tanto per lavori manuali, ma per interagire con l’ambiente in cui si trova e, soprattutto, con le persone, imparando le preferenze in termini di cibo, film, musica e molto altro; è anche capace di riconoscere i singoli componenti della famiglia, chiamarli per nome e, appunto, insegnare. La particolarità di questo umanoide è la capacità di trasportare la persona nel mondo delle emozioni, la sua capacità di interagire che lo rende parte integrante della vita di tutti i giorni. Dal punto di vista tecnico, NAO è dotato di una centrale inerziale a cinque assi, sensori di prossimità a ultrasuoni rivolti in direzioni diverse, che gli consentono di muoversi con disinvoltura e dei sensori di pressione sotto i piedi. Dispone anche di un sistema multimediale evoluto: quattro microfoni e due altoparlanti che gli permettono di comunicare vocalmente, e due videocamere CMO, da 1280 x 720 pixel da 60 frame al secondo che gli consentono la localizzazione nello spazio e il riconoscimento facciale. Possiede anche dei sensori di interazione, come tre zone tattili al di sopra della testa, due LED infrarossi e due sensori di contatto respingenti nella parte anteriore dei piedi. Quasi meglio di una persona umana?