Se pensavate che i voli supersonici fossero terminati con la dismissione del Concorde, avvenuta nel 2003, vi sbagliavate: basterà attendere il 2023 perché sia nuovamente possibile volare da Londra a New York in 3 ore e mezza e da Los Angeles a Tokyo in 4 ore a bordo di un jet passeggeri supersonico che sarà in grado di viaggiare ad oltre 2.330 Km/h. Protagonista di questa seconda rivoluzione del trasporto aereo è Boom, una startup di Denver finanziata da diversi imprenditori dell’hi-tech, tra cui Richard Branson (si, proprio lui, il fondatore della Virgin Galactic). Il prototipo del nuovo velivolo, presentato il mese scorso dall’ex dirigente Amazon Blake Scholl, apre la strada ad un progetto che risulta decisamente più ambizioso dei precedenti, principalmente perché la neonata azienda si trova a competere con colossi come Lockheed Martin e Boeing, che già da diversi anni stanno lavorando ad aerei passeggeri più veloci del suono. Ma nonostante il ritardo nell’avvio della progettazione, l’imprenditore è convinto di riuscire ad arrivare sul mercato prima dei concorrenti perché il suo Boom non utilizzerà nessuna nuova tecnologia e non dovrà quindi attendere i lunghi tempi di approvazione degli enti governativi che regolamentano il settore. I tempi di attesa, infatti, non sembrano essere poi così lunghi: il prototipo, di piccole dimensioni e in grado – per ora – di ospitare solo i due piloti, entrerà in fase di test il prossimo anno, con voli al di sotto del muro del suono condotti presso il Centennial Airport di Denver, mentre le velocità più elevate saranno messe alla prova nella Edwards Air Force Base in California, mentre la versione definitiva sarà pronta entro il 2020 e sarà in grado di ospitare fino a 44 passeggeri. Cosa garantirà a Boom quel successo che venne negato al Concorde, quasi vent’anni fa? Bisogna partire dal tragico presupposto che, tra i motivi che portarono al pensionamento del progetto Concorde, oltre ai consumi spaventosi e ai costi di gestione degli apparecchi, ci fu il grave incidente nel 25 luglio 2000, nel quale morirono 113 persone. Speriamo che la fortuna arrida al grande Boom!