img_6615Quante volte torniamo a casa con la voglia di raccontare ai vostri cari un evento particolare? E quante volte  fotografiamo momenti indimenticabili rivivendoli con i nostri amici, una volta tornati? Il gesto della condivisione è connaturato nell’essere umano, basti pensare ai reperti rupestri primitivi che ci raccontano da millenni scene di caccia e di vita in comune. Noi condividiamo da sempre per ragioni di auto-realizzazione, o perché spinti dalla stima rispetto a determinate persone o contenuti; condividiamo per amicizia, amore, appartenenza; a volte condividiamo per ragioni di sicurezza (pensiamo ad un’allerta meteo) o per ragioni fisiologiche. Grazie alle nuove tecnologie di comunicazione adesso noi condividiamo più contenuti, da un numero maggiore di fonti, con un numero maggiore di persone, il tutto più spesso e più velocemente. Ma perché lo facciamo? C’è chi ‘posta’ contenuti su Facebook con lo scopo di fornire intrattenimento ai propri amici, condividendo post divertenti, che possano strappare un sorriso a coloro che lo troveranno nella propria news feed, piuttosto che contenuti ispirazionali come video, meme o immagini. Tutti contenuti definibili come “leggeri”. Altri condividono le proprie passioni, per esprimere i propri interessi, condividendo post riguardanti i propri hobby ed i propri interessi; un modo come un altro per farsi conoscere agli occhi dei propri amici e per esprimere un’opinione. L’espressione di sé stessi è molto importante sui social network, e la condivisione di un proprio interesse, può scatenare una serie di like e reactions da parte degli amici che condividono le stesse passioni. Proprio per fornire una piattaforma di condivisione delle proprie passioni ed interessi, un giovane piemontese, ha fondato l’app-social network Coffeemesh. La peculiarità di questo social è quella di mettere al centro gli interessi, più che le amicizie. Le relazioni all’interno di Coffeemesh – che prende il nome dalla pausa caffè – nascono proprio intorno alle passioni degli utenti, che entrano in contatto proprio in base agli interessi che li accomunano. Al momento della registrazione – la frase iniziale che accoglie i nuovi utenti è ‘You are your interests / Tu sei i tuoi interessi’ – si indicano le tematiche scelte tra 19 macro-aree, che spaziano dall’arte alla tecnologia, dallo sport alla scienza. Il passo successivo prevede la specificazione dell’area tematica prescelta. In questo modo, terminata la registrazione, l’utente si troverà a contatto con persone che condividono le stesse passioni. Ci sono poi le emozioni come felicità, tristezza, paura, sorpresa o disgusto, che hanno dimostrato un buon giro di click, reazioni e condivisioni. Ma c’è anche chi condivide contenuti a fini educativi: notizie, contenuti che insegnino come fare qualcosa o qualunque cosa che gli amici potrebbero trovare utile. Condividere con gli altri qualcosa ci spinge a processare l’informazione più in profondità a cercare di capirla meglio attraverso il parere altrui, tanto per smentire l’idea generalizzante che Internet ci mantiene soltanto sulla superficie delle cose. Pensiamo per esempio alla nostra condivisione di un’informazione tecnica che ci interessa ma della quale non siamo esperti: ricevere la risposta di qualcuno che ne capisce più di noi ci aiuta a migliorare il risultato ottenuto dalla semplice lettura dell’informazione stessa, in poco tempo e, per giunta, gratis. La voglia di condivisione si è solo maggiormente sviluppata grazie ai social network, e non è certo una pratica nuova: nell’era dei social network l’unica differenza è che si condividono più informazioni e più velocemente.

img_6614