imageDall’avvento di Internet ad oggi, il modo di tenersi informati su ciò che accade nel mondo è totalmente cambiato, e con esso (purtroppo) sono mutati anche i contenuti delle news che, giorno per giorno, la Rete ci propone, molte volte scarsi e non proprio aderenti alla realtà dei fatti. Tra i tanti motori di ricerca, è a Google che va’ il merito di aver fatto evolvere il proprio motore di ricerca in modo tale da premiare i contenuti di qualità, avendo ben presente che il futuro dell’informazione che passa per Internet si basa sulla qualità dell’informazione. Alla base di questa consapevolezza ci sono loro, gli editori, coloro che, ogni giorno, ci tengono aggiornati partecipando, ognuno in misura proporzionale alle rispettive possibilità e competenze, alla creazione di quello che potremmo definire un nuovo impero, quello dell’informazione digitaleLa nuova frontiera dell’informazione ha per protagonisti Big G e otto dei principali editori europei, tra i quali Financial Times e Guardian per il Regno Unito e La Stampa per l’Italia, animati dalla ferrea volontà di alzare il livello qualitativo europeo del giornalismo grazie all’innovazione che le nuove tecnologie permettono. Il progetto prende il nome di Digital News Initiative (acronimo Dni), e rappresenta un nuovo punto di partenza principalmente per gli editori, che troveranno nuova linfa dall’uso di Internet per la divulgazione delle proprie notizie, anche e soprattutto grazie alla stretta collaborazione con Google che offrirà un contributo basilare per lo sviluppo di modelli più sostenibili per l’informazione. In un’epoca in cui l’obiettivo sostenibilità la fa da padrone, la realizzazione di un ecosistema di informazione sostenibile si fa sempre più vicina, grazie alla promozione dell’innovazione high-tech nell’immenso mondo del giornalismo che, inevitabilmente, assume i contorni del digitale attraverso la comunicazione e la compartecipazione tra i produttori di notizie e i promotori della tecnologia.