imageIl Giappone, si sa, incarna il mito della perfezione, che si estende anche al settore trasporti e, quindi, anche alla rete ferroviaria, con treni senza ritardo e che coprono tutto il territorio ad una velocità incredibile. Ma il Giappone è molto altro ancora, è la patria del MagLev, sistema di sospensione elettrodinamica presentato al pubblico lo scorso weekend che promette, attraverso l’uso di magneti sul fondo del treno con polarità opposta a quelli sui binari, di sollevare di dieci millimetri il convoglio da terra quando è in movimento. Il primissimo viaggio è stato quello di prova, durante il quale i passeggeri hanno potuto vivere l’esperienza dell’elevata velocità coniugata con la levitazione. La messa in funzione della linea è prevista per il 2027, e permetterà al Giappone di essere il primo paese ad avere un linea ferroviaria ad altissima velocità che collegherà Tokyo a Nagoya. Sul fronte italico si dovrà attendere prima di avere a disposizione una linea ad altissima velocità, e questo perché in Giappone il treno è tradizionalmente il mezzo di trasporto utilizzato da manager o comunque da persone facoltose, e i biglietti per i treni ad alta velocità costano caro. Da questo punto di vista l’Italia è ancora un mercato acerbo seppur in espansione: non per niente, infatti, Trenitalia ha aggiunto un nuovo treno alla “Scuderia” dei Frecciarossa, l’ETR 1000 che arriva a toccare i 360 chilometri all’ora.