imageOggi giorno assistiamo quotidianamente alla moda delle password, e a come le modalità di protezione dati cambino rapidamente. Bancomat, carte di credito, posta elettronica, telefonini, computer, social network sono criptate da scritte alfanumeriche per non permettere a qualcuno il loro utilizzo senza il nostro benestare. L’intento con il quale è nato questo sistema di protezione è sicuramente benevolo, ma, come ogni cosa, presenta il suo svantaggio, che in questo caso è rappresentato dall’estrema facilità con cui le password possono essere rubate dagli hackers. Ed è per arginare a tale inconveniente che le maggiori aziende digitali sono alle ricerca di nuovi mezzi di accesso, più sicuri e, ultimamente, basati su dati personalissimi come.. il corpo umano. Chi non conosce il sistema di mappatura delle dita impiegato da Apple per i suoi Iphone 5 e 6, da Samsung nonché dalla banca britannica Barclays? Ma non è tutto: la società di sistemi di sicurezza online americana, Identity-X, segue questo trend implementando l’identificazione vocale. Sicurezza assoluta? Non proprio, a sentire Stephen Mason, oftalmologo australiano, che sta per mettere a punto quella che definisce una password quasi eccezionale: le lacrime. Lo strumento da utilizzare sarebbe uno scanner delle lacrime che produce il primo “pin code” biometrico impenetrabile. Le ricerche dello scienziato sarebbero state condotte sulla cornea, per cui, avendo ogni cornea una mappa differente ed essendo perennemente bagnata di lacrime, i dati di identificazione sarebbero in continuo rinnovamento. Dunque gli hacker si vedranno negare l’accesso, ogni volta che tenteranno di sottrarre la password di un’altra persona. Un’idea senza dubbio originale e che rende di fatto inattaccabile qualsiasi sistema.