imageInsieme alle squadre di Croazia e Brasile, anche la tecnologia è scesa in campo in occasione dei mondiali di calcio, a partire dalle strabilianti e coloratissime immagini offerte da Google Maps, app dedicate per smartphone e tablet, condivisioni sui social network, fino ad arrivare a videogame e calendari per non perdere le partite della propria squadra. E proprio grazie alle tecnologie che ciascuno di noi impiega nella vita di tutti i giorni, le possibilità modalità di fruizione dello sport più seguito al mondo sono aumentate in modo esponenziale e, giocoforza, inevitabilmente evolutesi rispetto a quattro anni fa. TV a schermo piatto e Full HD, smartphone e tablet che permettono di avere Web e social network sempre a portata di ‘touch’ ci permettono, per la prima volta, di vivere questo Brasile 2014 sempre in prima fila e a livello globale, in cui le tecnologie legate al mobile e alla grande Rete giocano davvero un ruolo di fuoriclasse, consentendo da ogni angolo del mondo di vivere a 360 gradi il ventesimo mondiale della storia, ma il primo in pieno stile hi-tech. Ma la tecnologia non investe solo il popolo degli spettatori, scendendo letteralmente in campo con i giocatori ed i loro “strumenti del mestiere”, ovvero scarpini e pallone. Adidas, ad esempio, ha presentato un paio di scarpini con sensore integrato utile per registrare diversi parametri, come distanza percorsa, velocità, numero di scatti, tempo trascorso in campo e battito cardiaco. Sempre lo stesso produttore tedesco di recente ha messo in vendita miCoach Smart Ball: a prima vista può sembrare una sfera come tutte le altre, ma al suo interno nasconde un cuore hi-tech. È infatti in grado di aiutare gli atleti a migliorare nell’esecuzione dei calci piazzati, rilevando rotazione, potenza e traiettoria, inviando poi le informazioni ad un’applicazione mobile su smartphone e tablet, che si occupa di elaborarle per fornire un feedback in tempo reale. Ma ciò che desta maggior interesse è sicuramente un altro aspetto di questa tecnologia, che potremmo definire ‘calcistica’: la FIFA ha infatti introdotto la ‘tecnologia di porta’, grazie alla quale non si corre più il rischio di assistere ai cosiddetti “gol fantasma”. Grazie a questa tecnologia, composta da speciali sensori posizionati sui pali, gli arbitri e i loro collaboratori potranno essere certi di assegnare una rete dubbia solo quando dovuto. Un’edizione tutta hi-tech della Coppa del Mondo!