Resistente all’acqua, non vuol dire subacqueo. Spesso waterproof è utilizzato come sinonimo di capacità di immersione in acqua, ma non è così. Uno spruzzo non è paragonabile alla pressione e alle sollecitazioni alle quali è sottoposto uno smartphone, o un qualsiasi oggetto, quando viene immerso in un liquido. Al Mobile World Congress Loic Poirier, CEO di Archos, ci ha dato un chiaro esempio di come un’informazione inadeguata possa ingannare i possessori di smartphone. Il dirigente della società francese ha immerso in acqua il suo smartphone dotato di certificazione IP-54, provocando un malfunzionamento irreversibile sullo stesso di fronte ad una folla divertita e stupefatta. Con il dilagare di soluzioni “resistenti all’acqua ed alla polvere” molti dispositivi mostrano una classificazione caratterizzata dalla dicitura IP, seguita da due cifre. La certificazione IP è infatti 54: waterproof e resistente agli urti.Ma come leggere in maniera efficace il codice IPxx per individuare la resistenza ad acqua e polvere di un dispositivo mobile? IP è l’acronimo di Ingress Protection e la prima cifra dopo IP indica il livello di protezione dalla polvere, mentre la seconda cifra dopo IP indica il livello di protezione dall’acqua. Se la prima cifra è una X, significa che il dispositivo non ha alcuna protezione contro la polvere, e se la seconda cifra è una X, significa che il dispositivo non ha alcuna protezione contro l’acqua.