socialLa dimensione social permea tutti gli aspetti delle nostre vite, anche ciò che guardiamo in televisione rimbalza in tempo reale sui social network, tant’è che, da un po’ di tempo, si sente sempre più spesso parlare di social tv.
Ma cos’è la social tv e quali sono le sue prospettive?Potremmo definire social tv tutto quello che implica interazione tra più schermi in tempo reale. E non è detto che lo schermo principale sia la televisone. E’ una forma di coinvolgimento del pubblico che si può svolgere in svariate forme: tra tv e social o anche direttamente tra piattaforme come youtube e social network. Ciò che è fondamentale è che ci siano le caratteristiche dello strumento audiovisivo e l’interazione tipica dei social media.  Proprio quest’ultimo è il punto fondamentale: attraverso il coinvolgimento l’utente diventa user attivo dei contenuti. Da semplice fruitore ad attore dell’intrattenimento in senso lato.Ciò che risulta ancora difficile, però, è la misurazione dell’efficacia di una social tv, non esistendo ancora metriche condivise che riescano a dare un reale monitoraggio degli utenti attivi. Tutto questo, ovviamente, incide sulle prospettive del fenomeno social tv.Sono i palinsesti e le reti stesse a non essere pronte all’interazione degli utenti. Basti pensare alle grandi fiction italiane che registrano grandissimi ascolti ma non riescono a sfruttare il coinvolgimento dei telespettatori come fanno le serie americane. I programmi che registrano il maggior livello di interazione rimangono infatti, in Italia, i grandi eventi nazional popolari o i talk di approfondimento politico.Da un certo punto di vista siamo favoriti dai contenuti e dal clima sociale di questi tempi: le nostre trasmissioni godono del grande desiderio di partecipazione al dibattito politico che aleggia. Questo risultato, però, non è spontaneo, ma è frutto di un grande lavoro di dialogo e interazione con i social network.Dire che la tv è diventata social, è sbagliato. La televisione è sempre stata social. Lo era quando si discuteva davanti lo schermo con i familiari, lo è adesso twittando la propria opinione sulle trasmissioni. A differenza del cinema, infatti, davanti alla tv viene naturale parlare, interagire.  Ciò che è cambiato è che, adesso, la tv è chiamata ad ascoltare.
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