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È una lunga storia quella che collega le tecnologie dell’informazione con il cervello umano. I computer sono ormai così onnipresenti, che spesso si descrive il cervello dicendo che “è una specie di computer biologico”. Questo l’assunto che, molto probabilmente, sta alla base di Human Brain Project, un progetto, appunto, che si ripromette di creare il computer più veloce mai esistito, ricreando il cervello umano in forma robotica. A lavorare al progetto coordinato dall’ Ecole Polytechnique Federale de Lausanne presentato in Svizzera, scienziati provenienti da 135 istituti europei di ricerca. La prima fase dello studio è destinata a comprendere meglio le funzioni del cervello umano, al fine capire come riusciamo ad apprendere, pensare, vedere e sentire. Perché se è vero che un computer supera di molto le nostre capacità di calcolo, i chip falliscono quanso si tratta di imparare a comprendere problematiche complesse e ricostruire un quadro d’insieme.Questo studio sulla “macchina” umana più complessa, che è appunto il cervello, consentirà di ricreare circuiti neurologici artificiali.L’obiettivo generale del progetto è accrescere rapidamente la conoscenza del cervello umano, simulandone intuizioni e funzionamento, anche considerando quell’area dove i nostri pensieri ed emozioni hanno origine. Secondo gli scienziati le implicazioni della creazione di Human Brain vanno al di là della tecnologia: una simulazione del genere potrebbe infatti aiutarci a imparare come guarire il cervello umano, ad oggi pressoché sconosciuto anche dalla scienza medica, dandoci un modello tangibile delle sue funzioni. In una prima fase gli scienziati si concentreranno su diversi aspetti: la simulazione del cervello e il raggiungimento di alte prestazioni di calcolo.Al 2016 il collaudo, mentre, per ottenere il primo cervello umano robotico, dovremo attendere ancora una decina d’anni.
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