curiosityÈ stato un articolo di Glenn Fleishmann, nella rivista Economist, a rivelare come funziona la banda larga interplanetaria che mette in comunicazione la Terra con Marte. Curiosity, il rover inviato dalla Nasa per esplorare ogni dettaglio del pianta rosso e cercare tracce di materiale organico, possibili prove della presenza di forme di vita aliene, è dotato di un modem un po’ più vecchio di quello installato a bordo del veicolo spaziale Opportunity, che raggiunse Marte nel 2004.Sono due i sistemi di comunicazione di cui è dotato Curiosity: uno dedicato alle trasmissioni a Terra (denominato DTE, Direct to Earth), che  impiega frequenze di 7/8 gigahertz. Tale sistema, essendo dotato di capacità estremamente basse, è progettato per la sola ricezione e riconoscimento di precise istruzioni da seguire giorno per giorno. Un altro dispositivo consente invece al rover di connettersi ad uno dei due satelliti americani in rotazione intorno al pianeta rosso per trasmettere i dati scientifici alla Terra.L’altro sistema è quello impiegato per la ricezione dalla terra; stiamo parlando del sistema DTE, dotato di antenne relativamente piccole e un modesto amplificatore. La sua batteria è progettata per durare 23 mesi terrestri. Per stabilire un collegamento con la Terra Curiosity ha bisogno di avere il pianeta di casa ‘a vista’. Sulla Terra il segnale viene poi catturato dal Deep Space Network, rete internazionale di radiotelescopi in costante comunicazione con le sonde spaziali seguite dagli scienziati.Per quanto ancora non sia ancora possibile arrivarci di persona, tutta l’umanità, grazie a Curiosity può vedere “da vicino” il pianeta rosso.