roboticaLa sezione Italiana della Robotics & Automation Society ha pubblicato un video dedicato alla ricerca robotica in Italia, che vi proponiamo quì di seguito.Il video spot, della durata di 90 secondi, è destinato al grande pubblico, con intendo divulgativo e con lo scopo di incuriosire anche i più scettici sul tema in questione.Tutti i frammenti del video, curato da una nutrita rappresentanza della comunità robotica italiana, riguardano attività in corso in centri di ricerca pubblici e privati del Bel Paese.La Robotics & Automation Society (http://www.ieee-ras.org) è l’Associazione della IEEE che si occupa di ricerca robotica dal punto di vista tecnico-scientifico, in collaborazione con settori umanistici, educazionali ed artistici.
Più in generale, si indica con il termine robotica quel settore di ricerca, applicazione e mercato che continua a vantare – nonostante la profonda crisi economica – dati di crescita importanti.
Secondo il World Robotics Report del 2012 pubblicato dalla IFR, i campi in cui si prevede la maggior crescita sono quelli della logistica e del medicale.
Non è semplice rendere in 90 secondi la trasversalità della robotica, una scienza che ha una vasta gamma di applicazioni, e alla base della quale si trova l’ idea di una scienza matematico-ingegneristica, che ha inevitabili conseguenze nei diversi ambiti economici, politici, ambientali, sociali ed etici.
Il documentario intende mostrare una realtà in cui il nostro paese eccelle ormai da diversi anni attraverso le immagini di robot industriali, quelli presenti nelle catene di montaggio, e quelli di servizio, ossia del nostro presente e futuro prossimo.Ai ricercatori del gruppo che collabora con il Centro “E. Piaggio” dell’Ateneo pisano e l’IIT è andato il più prestigioso riconoscimento della conferenza internazionale Humanoids ad Osaka, per la realizzazione di una mano robotica di nuova generazione, in grado di compiere i movimenti di un arto umano, ma indistruttibile ed economica, e destinata a rivoluzionare in futuro non solo la robotica ma anche il settore delle protesi. La chiave sta nella struttura “soft”, che la rende contemporaneamente flessibile e robusta. La nuova mano robotica si chiama “Pisa/IIT SoftHand” ed è stata realizzata con i finanziamenti arrivati dalla Comunità Europea.