imageSi è conclusa pochi giorni fa’ la Darpa Robotics Challenge 2015, una ‘corsa a ostacoli’ che, ogni anno, vede protagonisti in prima persona niente meno che dei robot, dietro i quali concorrono le rispettive équipe di ricercatori (quest’anno 23 in tutto). Sono otto gli obiettivi che ciascun umanoide deve portare a termine nel minor tempo possibile: guidare una macchina, scendere dal veicolo, aprire una porta e attraversarla, aprire una valvola, bucare un muro utilizzando un trapano, attraversare un’area coperta di detriti, salire le scale e tirare una leva oppure inserire un cavo in una presa di corrente, il tutto in un’area ad alto rischio, con condizioni simili a quelle immediatamente successive al disastro nucleare di Fukushima. La competizione annuale, organizzata dall’ente statunitense che si occupa di tecnologia e innovazione militare, ha visto aggiudicarsi il primo posto (oltre a due milioni di dollari) a Drc-Hubo, il robot costruito dal team Kaist, della Corea del Sud, con il tempo complessivo di 44:28 e 8 obiettivi raggiunti sugli 8 del percorso. Il secondo posto (insieme a un milione di dollari) è andato al team Ihmc Robotics, con 8 obiettivi in 50:26, mentre la medaglia di bronzo è andata a Chimp, robot di Tartan Rescue, che ha fruttato mezzo milione di dollari ai suoi costruttori. Risultato amaro per l’italiano Walkman, al quale era stato affidato il ruolo di tenere alta la bandiera della tecnologia europea (oltre a due robot tedeschi che, però, utilizzano tecnologia americana), classificatosi diciassettesimo, con 2 obiettivi completati in 36:35. Costruito dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova in collaborazione con il centro di ricerca Piaggio di Pisa, Walkman si è dimostrato in grado di usare un trapano e guidare un veicolo. “Siamo bambini rispetto ai colossi contro i quali abbiamo gareggiato, ma possiamo migliorare e sappiamo in quale direzione andare“, ha commentato all’Ansa Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Iit. Spirito sportivo, oltre che di innovazione!