imageÈ stata raggiunta tra Texas e Germania la soluzione al problema che affligge miliardi di persone: la sete. Sono stati i ricercatori dell’Università di Austin, e dell’Università di Marburg, in collaborazione con la startup aziendale Okeanos Technologies, a creare WaterChip, un prototipo di apparecchiatura portatile dotata di un chip elettronico che sarebbe in grado di eliminare il sale dall’acqua di mare. Questo nuovo metodo, che prende il nome di “desalinizzazione elettrochimicamente mediata dell’acqua marina”, avrebbe il pregio di abbattere notevolmente il consumo di energia creando un piccolo campo elettrico che consente di rimuovere i sali dall’acqua di mare, senza impiegare come filtro delle membrane costose, e facilmente contaminabili. Questa svolta potrebbe dare un grande aiuto per la risoluzione del l’annoso problema della sete, non solo umana, ma anche dei raccolti in agricoltura: infatti, una buona disponibilità di acqua potabile per soddisfare il fabbisogno umano e per l’irrigazione delle colture è uno dei requisiti di base per mantenerci in salute. Ma come funziona questo WaterChip? l’acqua che arriva al chip vigile viene separata dal sale, che viene condotto in un’altra direzione. Ma il lavoro degli studiosi non è ancora finito: il livello di desalinizzazione raggiunto finora è arrivato a un quarto della strada, ma il risultato cui i ricercatori puntano è una desalinizzazione al 99%, perché del resto il sistema, in linea di principio, sembra funzionare, al punto che le due squadre di ricerca hanno già creato una startup dal nome Okeanos Technologies.