Da circa un anno, i principali produttori di smartphone e tablet come Samsung e Apple si fanno una stretta concorrenza sul sistema LTE, la tecnologia che serve per navigare su Internet tramite rete mobile a una velocità molto superiore rispetto agli ormai classici sistemi 3G. La competizione non riguarda naturalmente solo i produttori di smartphone e tablet, ma anche gli operatori telefonici che vendono i servizi, che stanno facendo enormi investimenti per aggiornare le loro reti e installare nuove antenne in grado di portare 4G/LTE ai loro clienti. LTE è una sigla che sta per Long Term Evolution, ed è uno standard di rete cellulare sviluppato dal 3GPP o3rd Generation Partnership Project, lo stesso consorzio che ha curato lo sviluppo dell’UMTS/HSPA. Si tratta sostanzialmente di uno standard internazionale in fase di lancio in tutto il mondo rilasciato da un organismo autorevole. Gli obiettivi dell’LTE sono molto chiari e possono essere riassunti con la necessità di creare una rete cellulare a banda larga in grado di superare i limiti dell’attuale UMTS/HSPA e allo stesso tempo più semplice e meno costosa da mantenere, anche al costo di rompere la retrocompatibilità con gli standard precedenti. E infatti l’LTE utilizza una tecnologia di comunicazione radio (Evolved Universal Terrestrial Radio Access) del tutto incompatibile con quella degli attuali terminali. Un prezzo da pagare per ottenere un significativo salto nelle prestazioni. Le novità più importanti per l’utente finale sono essenzialmente due: la maggiore velocità di download (e upload) e il ridotto tempo di risposta, che renderà l’esperienza di utilizzo in mobilità molto più vicina a quella di una rete fissa.Infatti, questa quarta generazione tecnologica per la trasmissione di dati sulle rete cellulari è pensata principalmente per chi utilizza dispositivi mobili come smartphone, tablet e computer portatili, e ha bisogno di una connessione veloce per navigare, scaricare app e altri contenuti. In molti casi LTE ha una velocità comparabile a quelle della connessione ADSL di casa, con il vantaggio di potervi accedere in mobilità. La disponibilità di LTE sul territorio nazionale italiano non è stata immediata e non sarà completa per un semplice motivo: per potere distribuire la nuova rete è necessaria l’installazione di nuove antenne. Gli operatori si stanno dando da fare per costruirne di nuove e, dove possibile, per inserirle nei ripetitori già esistenti senza ulteriori impatti ambientali. Oltre a questo, a causa dell’evoluzione, alquanto caotica, dei sistemi di telecomunicazione su rete cellulare in giro per il mondo, non ci sono frequenze standard per la trasmissione dati su LTE. Ogni paese ha adottato proprie regole e questo complica la vita soprattutto a chi fa i dispositivi, che deve cercare di inserire sistemi LTE compatibili con quante più frequenze possibili. Ciò significa che non è detto che uno smartphone che riceve su LTE in un dato paese possa funzionare anche in un altro.