google-glassBasta un tocco sul touchpad, posizionato sull’asta dei GoogleGlass per accedere alle informazioni su uno dei reperti simbolo dell’antica civiltà egizia, la statua di Ramesse II, tradotte automaticamente in Lis da un attore virtuale sulla superficie degli innovativi occhiali di Google. Con un comando vocale si può sospendere e avviare la traduzione, scattare una fotografia, o registrare un video da condividere con gli amici sui social network. Il futuro è a portata di mano, al Museo Egizio di Torino, che diventa protagonista della sperimentazione di GoogleGlass4Lis. La tecnologia, presentata in questi giorni al Museo di Torino, è in grado di tradurre, in modo automatico, i contenuti in lingua dei segni, proiettandoli direttamente sullo schermo dei Google Glass, con l’aiuto di un attore virtuale, realizzando un punto di contatto fra sculture millenarie e avanguardia hi-tech. E’ una svolta epocale, che permetterà ai visitatori sordi di poter vivere un’esperienza culturale completa, senza interpreti, né mediatori, abbattendo quelle barriere che non permettono ai sordi di avere accesso in forma completa all’esperienza museale. Per iniziare la sperimentazione Rokivo Inc., Vidiemme Consulting in sinergia con l’Ente Nazionale Sordi (ENS), il Politecnico di Torino e Istituzioni locali hanno scelto uno dei monumenti simbolo dell’antica civiltà egizia, la statua di Ramesse II, studiando un itinerario nello statuario del Museo, oggetto di importanti lavori di ristrutturazione in vista della primavera del 2015, quando si ripresenterà al pubblico con spazi raddoppiati e un nuovo allestimento. Dalla sperimentazione, intanto, i ricercatori si aspettano di ottenere informazioni indispensabili per migliorare il software in tutte le sue applicazioni, da quelle su dispositivo mobile individuale, come lo smartphone o il tablet, fino alle tante possibilità di fruizione collettiva, nell’ottica di una piena inclusione dei sordi nella vita sociale: è già allo studio un progetto per tradurre in tempo reale gli annunci vocali nelle stazioni ferroviarie, che verrà testato a Torino Porta Nuova.