imageGoogle Maps è, senza dubbio, un servizio che unisce l’utile al dilettevole, anche se, fino ad oggi, ha sempre peccato di un limite: le terre emerse. In pratica, spostando l’omino arancione di Street View su una spiaggia, questo non sarebbe potuto andare oltre la battigia. Ma non tutti sanno che questo limite è stato abbattuto, permettendo al famoso omino di immergersi nei fondali marini. Un’altra vittoria della tecnologia per Big G che da un po’ di tempo ha iniziato a mappare i fondali, regalandoci l’emozione di immergerci tra tartarughe e pesci colorati nei fondali più incantevoli. Grazie alla collaborazione con il progetto Catlin Seaview Survey, Google è riuscito ad includere all’interno di Maps anche una serie di foto panoramiche subacquee, lanciando il suo guanto di sfida al servizio di mappe fornito da Apple, creando delle meravigliose panoramiche in HD di alcuni dei mari più belli del pianeta. E proprio tramite Street View è possibile visualizzare le foto subacquee delle isole Heron, Lady Elliot e Wilson della Grande Barriera Corallina, del cratere Molokini e della baia Hanauma alle Hawaii e delle isole Apo nelle Filippine. Dopo che la NASA ha dato il suo contributo nella realizzazione del paesaggio extraterrestre, ora, collaborando con National Gegraphic e BBC, Google ha ricostruito, interamente in 3D, il mondo sottomarino. È ora possibile immergersi negli oceani ed osservarne il paesaggio, cambiamenti climatici e informazioni scientifiche di svariato tipo. Buona immersione!