imageChi è appassionato di fotografia è alla continua ricerca di un supporto fotografico che permetta di catturare quanti più frame possibili, ma la nuova fotocamera 2D realizzata a St. Louis dai ricercatori della University of Washington ha superato tutte le fotocamere esistenti al mondo, con i suoi 100 miliardi di frame al secondo, segnando un nuovo record (finora l’opzione migliore di cui si disponeva era una fotocamera da 10 milioni di frame al secondo) che rivoluzionerà le applicazioni scientifiche, consentendo di immortalare in modo definito e preciso eventi dinamici che finora la cui visione è stata finora preclusa all’essere umano. Ciò che, in termini tecnici, stravolge la velocità di scatto è la tecnica Fotografia Compressa Ultraveloce (CUP), che potenzia l’esistente “streak camera” (un device ultra rapido in grado di misurare la variazione di intensità luminosa nel tempo) mediante nuovi algoritmi e una sequela di lenti che consolidano le performance della fotocamera. Inoltre i fotoni catturati vengono inviati lungo un tubo a un Digital Micromirror Device, che internamente ha circa un milione di microspecchi grandi sette micron quadrati ciascuno. Prima di oggi, la fotocamera più veloce al mondo è stata solo la STAMP sviluppata presso l’Università di Tokyo la quale, a differenza di CUP, utilizza l’illuminazione sequenziale. Per ora impossibile impiegare CUP per lo scatto amatoriale, la sua utilità sarà orientata soprattutto in ambito scientifico, come in medicina e in astronomia, ma anche nel settore educativo e scolastico.

image