imageSiamo ormai abituati a maneggiare smartphone intelligenti, capaci ormai di fornire qualsiasi prestazione che si possa desiderare da questi device, e forse anche di più. Ma a quanto pare, i limiti dei nostri dispositivi sono stati ampliamente superati da quello che pare essere il cellulare più intelligente, capace addirittura di volare nello spazio. Decollato dalla Wallops Flight Facility, in Virginia, a bordo di una navicella spaziale Cygnus della Obrital Sciences Corporation, sarà il nuovo cervello di SPHERES (Synchronized Position Hold, Engage, Reorient Experimental Satellites) ,un piccolo satellite capace di volare in completa autonomia. Ispirandosi al Progetto Tango di Google, questa versione ultrapotenziata di Android vanta uno speciale sensore 3D e diverse fotocamere che verranno impiegate al fine di ottenere una mappatura tridimensionale dell’interno della ISS. Il fine ultimo sarebbe quello di riuscire ad affidare a SPHERES una serie di compiti che, ad oggi, gli astronauti sino tenuti a compiere manualmente, come ad esempio il monitoraggio dei livelli di radiazione e luce, il controllo della qualità dell’aria, delle scorte di cibo, delle attrezzature custodite nei magazzini della stazione e, magari, in un futuro non troppo lontano, condurre esperimenti in completa autonomia. Ha fatto sapere la NASA che, col passare del tempo e l’affinamento della ricerca nel settore, questa tecnologia potrebbe essere impiegata per recapitare sulla Terra piccoli campioni o oggetti provenienti direttamente dallo spazio e da altre piattaforme orbitanti, oltre che per garantire un atterraggio in completa sicurezza di piccole apparecchiature su Marte e altri pianeti.