Google Doodle è una delle invenzioni più belle che Google ci ha proposto nel corso degli anni, una versione modificata del logo della compagnia, in base all’evento o al momento particolare cui fa riferimento, il cui nome trae origine dallo ‘scarabocchio’ per designare vere e proprie elaborazioni grafiche anche interattive, che pongono l’accento sull’interesse che Big G nutre non soltanto per il rapporto con l’utente, che può proporre una versione tutta sua del logo, ma anche verso l’originalità. La nascita dei Google Doodle risale al 1999, anno in cui sono stati realizzati Doodle non soltanto in occasione delle festività, ma anche per giorni particolari (pensate al “Giorno della Terra” oppure al Google Doodle che ha celebrato il 27 settembre, giorno in cui l’azienda è nata) e per celebrare i personaggi che hanno lasciato il segno, tra i quali, solo per citarne alcuni, spiccano Andy Warhol, Albert Einstein, Leonardo da Vinci, René Magritte, Michael Jackson, Mahatma Gandhi, Antonio Vivaldi, e da ultimo Nelson Mandela, ricordato da Google il giorno del suo compleanno (18 luglio) con un doodle animato che ripropone, a scorrimento, le frasi più significative del leader sudafricano. E che dire di eventi come il cinquantesimo anniversario della scoperta del DNA? Realizzati dal graphic designer Dennis Hwang, i Doodle Google hanno l’intenzione di stimolare gli internauti con iniziative nuove e impegnative, per incoraggiarne e celebrarne il talento. Il contest che Google organizza ogni anno si chiama “Doodle 4 Google”, una competizione con la quale si invitano gli studenti statunitensi affinché utilizzino il loro talento artistico per pensare e ridisegnare il logo dell’home di Google.