imageUn uomo, un record: Riccardo Donadon, capitano della New Economy tra Novecento e Nuovo Secolo, ha riposto tutte le sue ambizioni in quell’incubatore di H-Farm, nato nel 2005 a Ca Tron, provincia di Treviso. Lì dove c’era una tenuta agricola adesso c’è una fattoria tecnologica, meta di pellegrinaggio per gli adepti del Nuovo Movimento delle Start Up. Non a caso, la H prima di Farm sta per human: dove un tempo l’economia nasceva e si nutriva della terra, oggi si creano imprese rivoluzionarie, senza costruire edifici nuovi e lavorando in un modo migliore. E’ l’alternativa made in Italy ai business park ipertecnologici della Silicon Valley americana. E per questo incuriosisce e attira visitatori internazionali e investitori. Di cosa si occupa nello specifico H-Farm è presto detto: produce nuove imprese a ciclo completo, partendo dall’idea, all’investimento, alla realizzazione (execution), ed arrivando fino alla vendita (exit), offrendo spazio, assistenza, mezzi per affrontare il mercato. In gergo è un venture incubator, che opera a Ca’ Tron ma anche altrove, dove ha esportato il suo metodo, a Londra, a San Francisco e persino in India, a Mumbai. Ma Donadon ha ancora un sogno, che si chiama “Sile Valley”, dal nome del fiume che scorre da Padova a Treviso per poi piegare verso la Laguna Veneta. Forte dell’importanza dell’economia digitale e della voglia di fare che c’è fra i tanti proponenti che arrivano ogni anno e che si trovano ad affrontare una durissima selezione. E chi ce la fa, una volta approdato a Ca Tron deve sottoporsi all’ultima prova sul campo: una corsa in mutande, qualunque siano le condizioni meteorologiche, per conquistarsi i cubicoli, gli uffici ricavati nelle vecchie fattorie.