Amica_quadro72Dopo aver aperto le sue porte nelle maggiori capitali del mondo come New York, Londra e Parigi, Google House è arrivata a Milano, in via Ravizza 53A, in un’elegante palazzina di tre piani. Più che una casa, un’elegante villetta a tre piani con giardino nel quartiere Fiera, allestita con tutta la tecnologia più avanzata, come fosse uno show-room delle tecnologie di Google per la vita quotidiana. Lo stile inconfondibile di Big G la fa’ da padrone, a partire dai colori che, in ogni stanza, richiamano gli iconici rosso, giallo, verde e blu. E il fine principale che tutte le stanze si propongono di perseguire è quello di illustrare agli italiani come sfruttare le potenzialità delle applicazioni del colosso di Mountain View. I servizi di Google possono aiutare a risolvere molti problemi nella vita di tutti i giorni, anche in casa, toccando con mano come funzionano molte delle app (nuove o già collaudate) per smartphone, tablet, pc e televisori connessi. Si comincia dal giardino, dove in un angolo è parcheggiata una delle auto di Google Map che battono a tappeto città e paesi per realizzare le foto del servizio Street View. Sonia Peronaci, volto noto di Giallo Zafferano, nella cucina di Google House ha dato una dimostrazione di come grazie a Google Now, l’applicazione di ricerca vocale, si possa chiedere al proprio tablet o telefonino con un solo comando vocale di ricordare di spengere i fornelli per non bruciare il sugo o, ancora cercare un ingrediente o una ricetta video su YouTube. In salotto Chromecast, piccolo dispositivo che si inserisce nella porta HDMI della tv, permette di trasmettere i contenuti noleggiati o acquistati su Google Play attraverso i device direttamente sulla tv, ovvero di visionare i contenuti di TouTube. Nella stanza dei ragazzi Google Art Project, un archivio con oltre 57 mila opere provenienti da musei e fondazioni sparse in tutto il mondo, da la possibilità di svolgere ricerche su alcuni capolavori, visualizzati in Gigapixel: immagini a 7 miliardi di pixel che consentono di osservare dipinti e sculture a un livello di precisione che l’occhio umano non potrebbe mai raggiungere. La casa di Big G, ci apre le porte della tecnologia del futuro.