USB-PD
E’ previsto per il mese di giugno 2014 il lancio di un nuovo standard Usb, che promette di rivoluzionare il mondo dei dispositivi elettronici: il suo nome è Usb Pd (Power Delivery)  un’innovata presa Usb che mostra come siano già primitivi gli attuali sistemi di alimentazione basati sulle omonime porte.Il principale pregio di Usb Pd consiste in un notevole incremento della velocità di ricarica del nostro smartphone, tablet, ipad e qualsiasi altro dispositivo: fornisce fino a 100 W di energia tramite la porta, dieci volte di più rispetto agli standard attuali Usb 2.0 e 3.0. Potremo anche ricaricare computer portatili in questo modo, cosa che adesso non è proprio possibile fare via Usb. Hard disk esterni, stampanti e altri dispositivi esosi in termini di energia, inoltre, potranno fare a meno del cavo di alimentazione: basterà collegarli al computer per farli funzionare.Non solo. Usb Pd renderà più flessibile il dispositivo elettronico, permettendoci utilizzi che adesso sono impossibili: Essa consentirà, infatti, non solo lo scambio di energia tra i dispositivi, ma anche di un maggiore numero di informazioni. Per esempio potremo collegare un monitor a un computer portatile e i due si scambieranno i dati, dando il via anche al decollo delle smart grid, reti elettriche alternative a quelle tradizionali (che utilizzano energia a corrente alternata). Oggi l’alimentazione è a corrente alternata, ma questa è inefficiente nei confronti dei dispositivi elettronici, perché i transistor interni utilizzano energia a corrente diretta. Avviene quindi una conversione (da alternata a diretta), all’interno dei dispositivi, con conseguente spreco energetico. L’Usb Pd, invece, utilizzerà la corrente diretta e lo stesso vale per i pannelli solari e le pale eoliche. Possiamo quindi immaginare un futuro smart grid con batterie alimentate con fonti rinnovabili e che danno energia via Usb Pd a tutti i dispositivi della casa: sempre a corrente diretta e con meno sprechi rispetto agli attuali sistemi elettrici.Questo però non deve allarmare circa una presunta incompatibilità dei “vecchi” modelli di Usb (2.0 e 3.0), i quali resteranno compatibili con il nuovo e, quindi, non obbligando a buttare tutti gli apparecchi già acquistati e che sfruttano la precedente tecnologia!