zoe auto
Si tratta di un meccanismo che obbliga i guidatori ad utilizzare la macchina così come la casa automobilistica ha deciso sia opportuno: in caso contrario, la macchina smetterà di funzionare. E’ questa la decisione di Renault, che ha pensato di mettere i DRM sulle auto, e in particolare sulla batteria dell’elettrica Zoe, probabilmente per raggiungere l’obiettivo di obbligare i proprietari a usare i servizi di assistenza autorizzati.La Renault Zoe è una delle vetture elettriche più recenti, venduta dalla nota casa automobilistica francese, la quale, come per tutti i modelli della gamma Renault Z.E. (Zero Emissions), non viene venduta come un’auto tradizionale, dovendo l’utente sottoscrivere un contratto di noleggio per la batteria, in cui è presente una clausola che assegna a Renault il diritto di impedire la ricarica alla scadenza del contratto. Secondo la Electronic Frontier Foundation (EFF), la Zoe è a tutti gli effetti la prima auto elettrica con i DRM (Digital Rights Management), che, in sostanza, impongono un vincolo legale che impedisce all’automobilista di ricaricare liberamente la batteria. Secondo la legge statunitense, qualsiasi tentativo di aggirare il DRM si configura come una violazione del famoso DMCA (Digital Millennium Copyright Act), e, quindi, la batteria smetterà di ricaricarsi a comando una volta scaduto il contratto, o magari in caso di insolvenza del corrispettivo dovuto per il noleggio.Di primo acchito potrebbe sembrare un’ottima cosa, perché la batteria di un’auto elettrica non è solo la parte più importante, ma anche quella che si deteriora più facilmente. Se si sceglie di noleggiarla, quando è il momento di sostituirla non bisognerà preoccuparsi di un salasso. Quel che perplime è che questa dovrebbe essere una scelta del compratore, soprattutto visti gli altri vincoli.Il settimanale tedesco Der Spiegel aggiunge che la Zoe (e molte o tutte le auto elettriche) raccoglie diversi dati sulle abitudini dell’utente (come la destinazione, i km percorsi, la frequenza con cui si è ricaricato la batteria) e li invia al produttore senza avvisare il proprietario.Il controllo dell’automobile quindi passa nelle mani di Renault, sebbene non sia chiaro il sistema utilizzato per gestire da remoto il processo di ricarica.Zoe sembra comunque guardare al futuro con efficienza ed ecologia!