youtubeAnno 2005. Tre ragazzi, tre giovani appassionati di informatica, tre dipendenti della società PayPal, Chan Hurley,  Steve Chan e  Jawed Karim . Giocano. Si divertono col telefonino, fanno piccoli film ma… ma che senso ha fare un film e lasciarlo nel telefonino? Un film è fatto per essere visto. E cosa c’è di più efficace di internet per diffondere qualunque cosa, anche a livello globale? Ed ecco che dall’idea passano ai fatti. Data la loro competenza con col mondo dei  bit inventano un metodo veloce per caricare sul web qualsiasi video e renderlo visibile a tutti. Con quel metodo la realtà è mostrata senza filtri. I signori “nessuno” diventano “qualcuno”, i politici possono venir riprodotti ridicolizzati nelle loro peggiori performance, i filmati introvabili e perduti nella memoria collettiva risorgono con un semplice click. La vita delle immagini si perpetua senza tempo, luoghi e confini. Ed ecco che inizia una sorta di rivoluzione basata sul concetto di visibilità. Da quel momento il diritto di copyrighting viene spodestato. A farne le spese saranno le opulente case cinematografiche e le TV di tutto il mondo. Ma i mezzi di comunicazione tradizionali, come sempre, ci metteranno un po’ a capire le potenzialità e il vantaggio che possono ricavare dal fatto che tutto è disponibile, recuperabile e visionabile. Nonostante ciò YouTube cresce, conquista ed esplode. E lo fa col botto nel 2006, quando viene acquistata dal colosso Google.Il sito di condivisione di video più grande del mondo nei prossimi mesi cambierà tutto puntando con decisione al modello della tv americana via cavo: canali tematici premium (a pagamento) , contenuti originali e qualità. Salar Kamangar ceo di YouTube un paio di giorni fa ha chiarito il suo pensiero sulla mutazione che sta investendo la piattaforma video di Google: ricavi da abbonamenti e pubblicità (in equal percentuale) e investimenti per contenuti originali. Con 100 milioni di dollari intende finanziare direttamente un centinaio di canali premium che vedranno la luce (alcuni sono già online) molto probabilmente già a partire dai prossimi mesi.
La videorivoluzione di youtube sembra non volersi arrestare!!