pioveSi chiama Rain Room l’attrazione in più offerta ai visitatori del già più che ammaliante Metropolitan Museum of Modern Art (MOMA) di New York. L’opera si deve a un gruppo londinese chiamato Random International, un collettivo di artisti che si occupa di Interaction design, cioè dell’interazione che può intercorrere tra esseri umani e più avanzati sistemi meccanici ed informatici. Nella stanza, che misura oltre 250 metri quadri, 9 ugelli scaricano continuamente acqua per mille litri al minuto. Il tutto con un sistema di sensori che percepiscono le presenze umane ed i relativi movimenti, ed in base a quanto rilevano, disattivano la caduta d’acqua giusto il tempo per permetterne il passaggio, ed in modo da lasciare asciutti i visitatori, i quali vengono fatti entrare al massimo in 9/10 alla volta per ottimizzare l’effetto, anche dal punto di vista dell’impatto visivo.La stanza della pioggia dà l’impressione di poter controllare il fenomeno torrenziale, invitando che la visita a riflettere cul ruolo che scienza e tecnologia possono ricoprire nell’ambiente in cui si vive. Sono le coreografie, ogni volta differenti in base al numero di soggetti che vi entrano ed ai loro movimenti, a creare di per se stesse l’opera.