Le grandi major della tecnologia e delle innovazioni ci offrono uno spaccato di quello che sarà il nostro prossimo futuro. Come? Basta dare uno sguardo ai laboratori – più o meno segreti – dei colossi del settore hi-tech. Primo fra tutti, Google che ne suo laboratorio “segreto” studia le tecnologie del futuro. Google X è nato nel 2010 con la missione di sviluppare tecnologie “Moonshot”, un termine che in inglese viene usato per quei progetti molto costosi, inverosimili e irrealistici ma che possono essere rivoluzionari e avere grande impatto, come per esempio le automobili che si guidano da sole, le mongolfiere per Internet e i Google Glasses. Sulle sue stesse orme, Astro Teller, il ricercatore che dirige le attività, ha dichiarato che lo scopo dei ricercatori è sviluppare “soluzioni che sanno di fantascienza”. Tra queste c’è anche una batteria potentissima e supersottile, che potrebbe essere utilizzata nei nostri smartphone e altri dispositivi mobili pieghevoli, indossabili e anche impiantabili nel corpo umano. E ancora: polsini in grado di monitorare la salute, lenti a contatto per il controllo dei livelli di glucosio nei pazienti diabetici, bastoni per persone affette da Parkinson, un progetto per raccogliere informazioni genetiche da più persone possibili per lo studio della salute e un altro per trasformare l’acqua marina in carburante. Poteva forse mancare all’appello dei laboratori all’avanguardia per le scoperte più sensazionali nel futuro dell’umanità? No, ed ecco infatti spuntare Apple Lab. Questo misterioso laboratorio, situato nella città di Berlino, accoglie circa 20 persone con competenze in ingegneria, software, hardware, tutti al lavoro sulla versione “i” di una vettura a guida automatica. A dare manforte al team arrivano ogni tanto esperti del settore automobilistico provenienti da Tesla, Ford e Mercedes-Benz. In realtà quello di Berlino non è l’unico laboratorio “segreto” di Apple. Ce ne sono diversi, in tutto il mondo, tra i quali quello di Taiwan (in cui altri ingegneri sperimentano i display del futuro). Anche Ebay vanta una propria “fabbrica del futuro”: questa si trova a San Jose, in California, ed è noto tra i suoi scienziati (circa una ventina di persone) come la “caverna di Batman”. Sorprendentemente, non si sperimentano tecnologie per lo shopping virtuale, ma per i negozi reali, come specchi e camerini “intelligenti” e grandi schermi touch in grado di aiutare i clienti dei negozi a trovare quello che fa per loro, un po’ come commessi virtuali. Tra le tecnologie allo studio, secondo la rivista Forbes, ci sarebbero poi un dispositivo in grado di mappare il movimento delle persone all’interno dei negozi. Infine, anche Amazon ha il suo laboratorio “segreto” e si trova immerso nella campagna intorno a Cambridge, in Inghilterra. È lì che il sito di e-commerce più famoso del mondo sta perfezionando Prime air, cioè il servizio che utilizza i droni per consegnare la merce a domicilio. Non solo: anche le nuove tecnologie per la casa intelligente, come l’assistente vocale Alexa, presentata di recente al CES di Las Vegas, proverrebbero dal laboratorio segreto: l’obiettivo in questo caso è aiutarci a controllare i dispositivi connessi presenti in casa attraverso comandi vocali. Un futuro iperconnesso, ipertecnologico. Iper.