imageSull’onda dei dispositivi indossabili che stanno imperversando un po’ in tutto il mondo, è in arrivo un nuovo gadget veramente imperdibile per combattere l’indulgenza complice delle nostre cattive abitudini. Il mercato degli indossabili è composto da una miriade di braccialetti dalle forme, colori e Brand più disparati , i quali riescono a dare le informazioni più svariate a chi li indossa: Dal controllo della qualità del sonno, a quanti passi,metri o chilometri percorri nell’arco di una giornata, ma mai nessuno si era spinto lontano come Pavlok, il braccialetto che si propone di scoraggiare le nostre cattive abitudini dando una scossa a chi lo indossa. E attenzione: per scossa s’intende quella elettrica. Uua terapia d’urto, certo, che aiuta a modo suo l’utente a non cadere nelle attività proibite, come stare troppo tempo online, oziare per un periodo troppo lungo, entrare nei fast food, rinviare la sveglia mattutina, giocare interi pomeriggi con i videogiochi o spendere troppi soldi. Tutto questo con un’applicazione dedicata, in cui sono annotate le abitudini che vogliamo eliminare; dopo aver selezionato le varie attività di cui vogliamo fare a meno, il nostro personal trainer penserà, ogni qual volta faremo i “cattivi”, ad avvisarci dandoci una piccola elettroscossa. Il funzionamento secondo i produttori si basa sul “riflesso pavloviano” o riflesso condizionato, ovvero quel riflesso che dipende da uno stimolo ripetuto teorizzato dallo scienziato russo Ivan Pavlov agli inizi del Novecento. Naturalmente l’intensità elettrica è configurabile dall’utente e va da una leggerissima scossa da 17 volt(quasi impercettibile) ad una da 340 volt, il tutto associato da Bit audio e indicatori LED che agiscono come indicatori comportamentali, i quali avvisano (minacciano?) che stiamo per commettere un peccato. Tutto qui? Ovvio che no: Pavlok può anche umiliarci sulle piattaforme social, postando pubblicamente e in automatico le nostre marachelle. Non sono mancate aspre critiche che hanno catalogato Pavlok come strumento per auto-infliggersi torture, ma l’azienda inglese ha pensato di tutelarsi, inserendo sul sito un “medical disclaimer” dove invita chi volesse utilizzare Pavlock a rivolgersi ad un medico, sia preventivamente, che durante l’eventuale utilizzo, limitando così le proprie responsabilità. Uno strumento brutale, ma potenzialmente efficace.