imageInnovare significa considerare ciò che accade a un prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita, anche (e soprattutto) lo stadio finale del suo utilizzo. In occasione del keynote del 21 marzo scorso, la Apple ha illustrato gli sforzi dell’azienda verso l’obiettivo “impatto zero” con l’obiettivo di raggiungere il prima possibile l’alimentazione 100% rinnovabile di tutte le strutture legate alla vendita e alla produzione dei suoi prodotti. Oltre ad aver annunciato il passaggio a confezioni totalmente basate sulla carta, con il 99% della materia prima che deriva da carta riciclata o da alberi provenienti da foreste che sono costantemente rinnovate, la casa di Cupertino ha presentato al mondo Liam, un robot con 29 bracci autoportanti in grado di smontare più di 1,2 milioni di telefoni l’anno. Liam, a differenza di altri robot utilizzati nelle catene di montaggio, invece di assemblare, è programmato per smontare. Apple punta a recuperare oro, rame, argento, coblato e platino al fine di riusarli in nuovi prodotti, in modo che i materiali all’interno del melafonino possano “rivivere”. Il concetto che sta alla base del progetto è che ogni pezzo potenzialmente possa avere una nuova vita. Per questo Liam, con i suoi 29 arti robotici, smonta con grande accuratezza ogni smartphone, separando i vari componenti elettronici. In più, grazie ad una piccola ventosa, riesce a catturare e dividere anche i dispositivi più piccoli e complicati da smaltire. L’azienda capitanata da Tim Cook ha dunque deciso di fare un passo importante per risolvere uno dei problemi più gravosi del ventunesimo secolo: la quantità incredibile di rifiuti che l’elettronica produce ogni giorno. Dalle batterie alle fotocamere, dalle viti ai piatti in cui vengono ospitate le SIM. Tutto quello che può inquinare verrà raccolto e smaltito in maniera più intelligente e rispettosa. Il video di presentazione di Liam è stato realizzato in collaborazione con il MIT di Boston, che lo ha definito “un robot nato per riciclare vecchi smartphone ma che in futuro potrebbe anche essere usato per l’azione opposta: il loro assemblaggio“.