imageSi parla sempre più spesso di auto del futuro, veicoli che potrebbero cambiare la nostra vita, come ad esempio le self driving cars, ovvero le auto che si guidano da sole. Ma prima di pensare a questo stravolgimento, pensiamo a quanto i mezzi di trasporto come le macchine siano diventate indispensabili ma anche pericolose per tutti noi: nel futuro potrebbe esserci posto solo per un’auto intelligente, che contribuisca a ridurre il tasso di mortalità sulle strade. Poi c’è da considerare come le auto vincolano le nostre città: in alcune regioni, oltre il 50% della superficie utilizzata è destinata alle macchine: garage, parcheggi stradali, autofficine, strade e autostrade. Siamo ormai dipendenti dalle automobili a tal punto da lasciare che queste interferiscano e modellino la nostra stessa cultura. Ma anche l’auto, come è già successo prima con le macchine da scrivere, la televisione o il telefono, sta per diventare un vero e proprio computer! La meccanica dell’auto passerà in secondo piano rispetto al resto della tecnologia presente nella macchina ed ogni anno avverranno miglioramenti esponenziali delle performance dell’elettronica a bordo, che controllerà consumi, itinerari, sicurezza, solo per citare alcuni parametri. Il trasporto in auto verrà quindi gestito interamente dalla tecnologia? Per molto tempo abbiamo pensato che tutto questo fosse solo immaginazione, ma ora è chiaro che ci siamo davvero vicini. Il progetto che attualmente si è spinto più avanti in questo senso non è in cantiere presso lo stabilimento di una casa automobilistica come si potrebbe pensare, ma arriva proprio da una delle aziende che più di tutte ha caratterizzato l’inizio di questo secolo, cioè Google, che ha svelato a tutti il progetto di voler realizzare auto senza pedali, cambio, marce o volante, ed è davvero qualcosa che può cambiare l’idea di auto per sempre. Un’idea davvero dirompente, perché non punta a cambiare l’auto, ma a cambiare il concetto stesso di mobilità, perché un veicolo che si guida da solo è un veicolo che si fa trovare dove richiesto da solo, che si fa il pieno (di benzina o elettricità) da solo e che si parcheggia da solo. Oppure si rende disponibile ad altri, servendo da taxi a terze persone. Si presenterà poi la possibilità di sfruttare al massimo le emergenti tecniche di intelligenza artificiale per spingere ulteriormente l’efficienza ed il risparmio. Anche il traffico e gli incidenti si potrebbero ridurre, come accennato prima, così come avviene già negli aeroporti e sugli aerei. Se i piloti dovessero guidare gli aerei da soli, senza nessun supporto tecnologico, sarebbe molto pericoloso. Oggi gli incidenti aerei sono così rari proprio per la tecnologia presente da tempo ormai sugli aeromobili. Ma possiamo andare ben oltre, non è impossibile immaginare, per esempio, robot che fanno consegne direttamente a casa di tutte le nostre necessità o sfizi, dalla pizza alle scarpe, qualsiasi cosa. La nostra vita potrebbe sul serio cambiare. Senza soffermarci sui tempi, chiedendoci quando questa rivoluzione si compirà, la vera domanda da porsi è se l’adozione di questi mezzi sarà come quella degli smartphone o come per le auto elettriche, il cui utilizzo si scontra con città poco adatte alle loro necessità. Nel frattempo lo Stato del Nevada ha autorizzato la circolazione dei prototipi delle auto che si guidano da sole ed il Regno Unito già pensa ad una nuova legislazione in materia; a noi restano tanti interrogativi che continueremo a monitorare in attesa di concreti e sicuramente sempre più veloci sviluppi.