imageI cosiddetti sport estremi attirano l’attenzione e la curiosità di tantissime persone, complici le rocambolesche acrobazie che vengono offerte agli spettatori da parte di chi li pratica. Sembrerebbe che, oggi, anche la tecnologia sia rimasta affascinata dal piacere del rischio degli sport californiani, tanto che la società Wyp Aviation, fondata da Aaron Wypyszynski, sta lavorando su un progetto rivoluzionario: WingBoard, la tavola da surf dei cieli. Si tratta di un’ala sulla quale il “surfista”, trascinato da un velivolo, si trova in posizione eretta – verticale, consentendogli di fare movimenti in tutte le direzioni pur mantenendo una posizione stabile grazie alla forza di traino. Potrà governare i movimenti attraverso la fune ad Y che lo collega al velivolo di traino (può essere un aereo o un elicottero…), rimanendo assicurato alla tavola (o meglio, all’ala) attraverso degli attacchi come quelli utilizzati sugli snowboard. Come si fa a comandare l’ala? Il principio posto alla base del wingBoard è analogo a quello dello sci nautico. I comandi vengono impartiti in due modi: muovendo il proprio corpo (in avanti, dietro, con la torsione del busto o chinandosi) e utilizzando i comandi aggiuntivi collegati alla barra di traino e agli attacchi sotto i piedi, che sono collegati agli alettoni della WingBoard consentendo al surfista di eseguire anche dei rovesciamenti e tonneau. Vi starete chiedendo come può decollare questa tavola del cielo: come già descritto poco fa’, la WingBoard, dotata di carrello, viene trainata da un aereo, un pò come avviene ora per gli alianti. Come si atterra? Semplice (almeno a parole!): il surfista, una volta terminato il volo, si può sganciare dalla WingBoard e può aprire il paracadute. Altrimenti può atterrare come un aliante, utilizzando il carrello dell’ala. Chi vuole provare?