imageMagic Leap è una start-up americana finanziata da Google, che offre una nuova dimostrazione di cosa si può fare con la sua tecnologia di realtà aumentata in un video pubblicato recentemente. Il progetto della società statunitense ha ad oggetto un sistema basato sulla realtà aumentata, destinato a concretizzarsi nella commercializzazione di un prodotto non meglio specificato, che molto probabilmente sarà un visore, ricavato sulla falsariga di quanto già visto con Microsoft HoloLens, in grado di proiettare ologrammi dinamici e interattivi nel campo visivo dell’utente. Una prima demo di quanto la tecnologia sarà in grado di fare è racchiusa nel filmato pubblicato (che qui di seguito condividiamo), dove si focalizza l’attenzione in particolare sul potenziale in termini di intrattenimento videoludico. Il video, girato negli uffici dell’azienda, mostra un robottino che fluttua sotto una scrivania salutando con un cenno l’utente col visore. Subito dopo un sistema solare in movimento appare sospeso a mezz’aria, con il Sole che rischiara le superfici circostanti. La caratteristica comune degli ologrammi è che sembrano avere una massa e non essere solo proiezioni virtuali. Infatti, come ha commentato il presidente dell’azienda Rony Abovitz, il dispositivo è in grado di percepire in tempo reale lo spazio circostante, in modo tale da permettere agli oggetti digitali di realizzare la loro posizione e comportarsi di conseguenza. Questo fa sì che il robot tono del filmato non attraversi il tavolo, come farebbe invece un fantasma. Anche se Magic Leap sfrutta proprio la fusione tra fantasia e realtà, Abovitz ha sottolineato che la mixed reality, con le sue infinite applicazioni, non vuole allontanare chi la usa dal mondo reale. Anzi: l’obiettivo è proprio il contrario, ovvero riportare le persone a ripristinare le normali relazioni umane incoraggiando gli utenti a mantenere il contatto visivo col mondo attorno a loro, anche quando lo si integra con elementi digitali. In questo modo, il connubio tra realtà e finzione è cosa fatta.