imagePer far nascere un’innovazione, non è detto che serva per forza uno studio di ricerca, un team di ingegneri e professionisti oppure un laboratorio attrezzato; alle volte basta.. un garage. Soprattutto se si tratta di prototipare una macchina molto, molto particolare. Nel garage di George Hotz, infatti, c’è una Acura ILX 2016, bianca, equipaggiata con un sistema radar laser sul tettuccio, una macchina fotografica montata sullo specchietto retrovisore, un joystick al posto del cambio e uno schermo di 21,5 pollici collegato nel cruscotto. Tutto governato da un processore molto sofisticato. George Hotz, in arte Geohot, è l’hacker che nel 2007 riuscì per primo ad applicare il jailbreak all’iPhone. Oggi, seguendo lo spirito pionieristico dei grandi dell’informatica mondiale, Geohot ha deciso di farsi in casa, tutto da solo, la sua personalissima interpretazione dell’auto a guida autonoma, frutto di un groviglio di tecnologie che hanno permesso a Hotz di realizzare un’automobile senza pilota, mettendosi in concorrenza con giganti del calibro di Google e Tesla. Il segreto di questo nuovo mezzo di trasporto risiede tutto nel software che rielabora la realtà esterna adattando accelerazioni e frenate in base a quelle peculiarità che sono proprie dell’esperienza umana: il movimento e le traiettorie delle altre auto, le caratteristiche della strada, il tipo di terreno percorso. Come un neopatentato che incamera esperienze e sicurezza grazie alla pratica, Acura applica i ragionamenti teorici alle circostanze che la strada propone, ovvero dal comportamento degli altri piloti, replicandone condotte e stili di guida, perfezionandosi maggiormente ad ogni chilometro, grazie a Linux e ad un programma per elaborare e incrociare dati ambientali, sviluppato da George stesso. Ovviamente la tecnologia è ancora acerba, ma stupisce che il tutto sia stato assemblato da una sola persona con un budget così limitato, considerando che Google e le case automobilistiche possono vantare budget stellari e intere squadre di ingegneri. In perfetto stile hacker, Geohot non pare interessato al vil denaro, ma solo alla possibilità di piegare la tecnologia al proprio volere. Ce la farà a mettere in scacco i colossi del settore? Una scommessa che ha subito scatenato la reazione di Elon Musk, il CEO di Tesla. Chi vincerà?